setup iniziale reaper

Setup iniziale REAPER

In questo articolo ti darò qualche suggerimento riguardante il setup iniziale di REAPER.

Mi riferisco a tutte quelle operazioni da effettuare:

  • Una sola volta.
  • Successivamente all’installazione di REAPER.

In modo da migliorare l’operatività, semplificare e agevolarne l’utilizzo quotidiano.

Specifico che si tratta di un setup che segue le mie preferenze e le mie esigenze, che potrebbero essere diverse dalle tue, perciò valuta pure liberamente se integrare nel tuo setup tutti, alcuni o nessuno di questi suggerimenti.

Sommario

  • Installazioni per elaborazione video:
    • VLC Media Player.
    • FFmpeg.
  • Preferenze:
    • Progetto vuoto all’avvio.
    • Default input monitoring disattivato.
    • Mousewheel (rotella del mouse) come superficie di controllo.
    • Uniforma il comportamento dei click su ‘FX’.
  • Impostazioni default di progetto:
    • Incapsulare i files di progetto in una sotto-cartella.
    • Registrare a 16 bit.
    • Esportare a 16 bit.
  • Render presets.

Installazioni per elaborazione video

Per chi non lo sapesse, REAPER ha tutte le funzionalità di un valido video editor.
Non è esattamente alla portata di tutti in quanto il costo della sua enorme flessibilità è un’elevata complessità scaricata sulle spalle dell’utente.
Nonostante questo, per i montaggi semplici è uno strumento molto facile da usare e il fatto di avere uno strumento unico in grado di gestire musica e video è un grosso vantaggio.

REAPER però non supporta nativamente tutti i codec più diffusi (in particolare h264 e aac), perciò è necessario:

  • Installare VLC media player per poter importare questi formati in REAPER.
  • Installare FFmpeg per esportare da REAPER in questi formati.

Installazione VLC media player

  1. Vai sul sito https://www.videolan.org/vlc/
  2. Scarica l’ultima versione dell’installer di VLC.
  3. Installa VLC seguendo la procedura guidata dall’installer.
VLC media player website.

Installazione FFmpeg

Non tutte le versioni di FFmpeg sono compatibili con REAPER, in particolare, ad oggi (Novembre 2022) versioni di FFmpeg superiori alla 4.4.1 non funzionano all’interno di REAPER.

Segui questa procedura per non avere problemi.

  1. Scaricare “ffmpeg-4.4.1-full_build-shared.zip” da questo link 🗃️ https://github.com/GyanD/codexffmpeg/releases/download/4.4.1/ffmpeg-4.4.1-full_build-shared.zip
  2. Aprire il file zip appena scaricato.
  3. Navigare all’interno del file zip fino alla cartella “bin” (questi files serviranno al punto 8).
Aprire la cartella “bin”
  1. Aprire REAPER.
  2. Cliccare sul menù Options -> Show REAPER resource path in explorer/finder…
Options > Show REAPER resource path in explorer/finder…
  1. Viene automaticamente aperta la cartella delle risorse di REAPER.
  2. Aprire la cartella “UserPlugins”.
  3. Copiare tutti i files della cartella “bin” (punto 3) all’interno della cartella “UserPlugins” (punto 6).
Copiare i files da “bin” a “UserPlugins”.
  1. Chiudere REAPER.
    (Qui la procedura di installazione termina, i prossimi passaggi sono solo di verifica)
  2. Riaprire REAPER.
  3. Cliccare sul menù File -> Render…
  4. Nella metà inferiore della finestra, alla voce “Format” scegliere “Video (ffmpeg/libav encoder)”
  5. Poco più in basso cliccare nel menù a tendina di fianco a “Video” e verificare che sia presente “H.264”
  6. Poco più in basso cliccare nel menù a tendina di fianco a “Audio” e verificare che sia presente “AAC”

Preferenze

I prossimi punti sono modifiche alle preferenze di REAPER.

Sono modifiche che secondo me rendono più agevole il lavoro quotidiano ma si tratta appunto di “preferenze” personali.

Progetto vuoto all’avvio

Le preferenze di default aprono l’ultimo progetto su cui si stava lavorando ogni volta che si apre REAPER.

Secondo me questo ha poco senso.

Se avessi voluto riprendere il lavoro su un progetto, lo avrei aperto direttamente dalla sua cartella.
Se apro l’applicazione REAPER senza aver chiamato un progetto specifico, è più facile che l’abbia fatto per cominciare un nuovo progetto o per fare dei test su un ambiente vuoto.

  1. Apri le preferenze (Ctrl + P).
  2. Apri la scheda “General”.
  3. Di fianco ad “Open project(s) on startup” c’è un menu a tendina.
  4. Seleziona “New project”.
  5. Clicca “Apply” in fondo a destra nella finestra delle preferenze.
Preferences > General > Open project(s) on startup > New project

Default input monitoring disattivato

Questa preferenza dipende molto dal tipo di utilizzo che si fa di REAPER.

Nel mio caso, il più delle volte registro con dei microfoni e trovarmi di default il monitoring software attivato mi infastidisce.

  • Non mi serve.
  • Il rischio di innescare effetti larsen è elevato quando le casse sono accese.

Perciò motivo lo disattivo in questo modo:

  1. Apri le preferenze (Ctrl + P).
  2. Apri la scheda “Track/Send Defaults”.
  3. Di fianco a “Record config:” c’è un menu a tendina.
  4. Togli la spunta da “Monitor Input”.
  5. Clicca “Apply” in fondo a destra nella finestra delle preferenze.
Preferences > Track/Send Defaults > Record config: > Monitor Input

Mousewheel come superficie di controllo

Le superfici di controllo sono molto comode, ma non sono fondamentali e quindi difficilmente le si portano in giro.

Il più delle volte anche solo una rotellina semplice come quella del mouse aumenta parecchio il comfort di utilizzo dei fader di REAPER.

È anche semplice da usare: posiziona il cursore sul parametro da modificare e invece di cliccare e trascinare, muovi la rotellina del mouse.

  1. Apri le preferenze (Ctrl + P).
  2. Apri la scheda “Mouse”.
  3. Togli la spunta da “Ignore mousewheel on all faders”.
  4. Clicca “Apply” in fondo a destra nella finestra delle preferenze.
Preferences > Mouse > Ignore mousewheel on all faders

Impostazioni default di progetto

Le seguenti impostazioni agiscono sui metodi di archiviazione dei nuovi progetti semplificandone la gestione (sia lato utente che lato risorse computer).

  • Incapsulare i files di progetto in una sotto-cartella.
  • Registrare a 16 bit.
  • Esportare a 16 bit.

Poichè si svolge tutto all’interno della stessa finestra, indico direttamente la sequenza completa per avere tutti gli effetti dell’elenco qui sopra in un colpo unico.

  1. Aprire “Project Settings” (Alt + Invio).
  2. Cliccare sulla scheda “Media”.
  3. Scrivere “files” nel campo “Path to save media files…”.
  4. Di fianco a “WAV bit depth” selezionare “16 bit PCM”.
  5. Cliccare su “Default format for project/region render:”
  6. Nella nuova finestra che si aprirà, di fianco a “WAV bit depth” selezionare “16 bit PCM”.
  7. Cliccare “OK” nella nuova finestra.
  8. Cliccare “Save as default project settings” nella prima finestra “Project Settings”.
Percorso dei click da eseguire.

Uniforma il comportamento dei click su ‘FX’.

Trovo molto fastidioso il fatto che quando si presentano insieme queste 2 condizioni:

  • Si clicca sul pulsante FX di una traccia,
  • La traccia ancora non contiene alcun plugin inserito,

Automaticamente REAPER si comporta come se si avesse già cliccato sul pulsante ‘Add’ e propone quindi la lista dei plugin disponibili e rendendo inaccessibile la catena FX vuota.

Vorrei che in questo caso REAPER si facesse gli affari suoi, perchè non è detto che io voglia per forza inserire un plugin dalla lista.

  • Magari stavo facendo un copia/incolla di una catena presa da un altra traccia.
  • Magari volevo inserire una catena intera da un template.

Ecco che per questi casi la scorciatoia ad ‘Add’ che propone REAPER, non è più una scorciatoia ma una perdita di tempo.

Inoltre mi è capitato varie volte di insegnare l’utilizzo di REAPER a chi è molto meno esperto di me con il computer in generale ho notato che questo comportamento di REAPER confonde molto chi è alle prime armi e ancora ha difficoltà a distinguere le funzioni delle varie finestre.

Ecco la soluzione al problema togliendo due spunte dalle preferenze:

Disabilitare l’auto-aggiunta di FX a catene vuote.

Render presets

Infine è estremamente utile avere dei preset di rendering.
Questi permettono di non dover nominare i files a mano ogni volta che si esporta e non dover tutte le volte impostare manualmente tutti i parametri di rendering (con elevato rischio di errore).

Io ho una mia lista di preset che puoi scaricare sotto forma di file cliccando qui: 🗃️ reaper-render.zip.

Per caricare questa lista all’interno del tuo setup esegui queste operazioni:
⚠️ Attenzione: questa operazione sovrascrive la tua lista attuale, quindi fai un back-up se non vuoi perdere la tua lista.
🤓 Se sei abbastanza “geek”, puoi provare a fondere le due liste: apri i due file in un editor di testo e accoda i miei preset ai tuoi.

  1. Scarica 🗃️ reaper-render.zip.
  2. Apri il file zip appena scaricato.
  3. Apri REAPER.
  4. Clicca sul menù Options -> Show REAPER resource path in explorer/finder…
  5. Copia, dal file zip, il file reaper-render.ini all’interno della cartella delle risorse di REAPER che si è appena aperta. (sovrascrivi quello già presente).
  6. Riavvia REAPER.

Una volta salvati i preset, puoi richiamarli ogni volta che fai “render”:

  1. Dai il comando “Render” (Ctrl + Alt + R).
  2. In alto a destra, clicca su “Presets”.
  3. Posiziona il cursore sopra “All settings”.
  4. Seleziona uno dei preset che ho preparato.
Caricare un render preset.

Se invece vuoi aggiungere un nuovo render preset, è abbastanza semplice:

  1. Imposta tutti i parametri del tuo preset nella finestra di render.
  2. Apri il menu a tendina dei preset come sopra.
  3. Clicca su “Save preset…”.

Lista render preset utili

Ecco infine una breve spiegazione di ognuno dei miei preset.
Tutti i preset danno automaticamente ai file esportati il nome del progetto seguito da una data in formato AAAA-MM-GG, in modo che l’ordine alfabetico corrisponda anche all’ordine cronologico (molto conveniente).
Tutti i preset inseriscono il file esportato all’interno della cartella di progetto in una sotto cartella chiamata “render”, in modo che tutte le esportazioni siano incapsulate all’interno della cartella di progetto in maniera ordinata.

Wav time selection.
Quello che uso di più, semplice esportazione di un file audio non compresso a 16bit.
Se c’è una selezione di tempo, esporterà quella, se non c’è esporterà tutto il progetto.

Wav regions and stems.
L’esportazione delle tracce separate e delle sezioni separate.
Vengono esportate separatamente tutte le tracce selezionate (+ il master) per ogni regione all’interno del progetto.
Nel caso di un progetto con 3 sezioni e 4 tracce, questo preset esporta 3 x (4 + 1) = 15 files in un colpo solo.
I nomi di tutti i files sono generati in maniera conveniente e automatica.

Esempio “wav regions and stems”.

Mp3 128kbps.
Mp3 di bassa qualità (ma ancora ascoltabile), utile per condividere velocemente qualche idea su Whatsapp in pochi megabytes.

Mp3 192kbps.
Mp3 di compromesso tra qualità e peso.
Ottima qualità, praticamente indistinguibile da 320kbps, ma nella metà dei megabytes.
Da usare quando è necessaria ottima qualità audio è anche importante risparmiare il più possibile sui megabytes.

Mp3 320kbps.
Mp3 di massima qualità.
Se è richiesto il formato mp3 ma non è importante minimizzare i megabytes, usa questo preset.

Video 480p.
Video di bassa qualità (simile a quella di un DVD o di un video YouTube a 480p) ma leggero.
📦 mp4; 🎬 854 x 480; 📽️ H.264 2.5 Mbps; 🎧 AAC 384 kbps.

Video HD 720p.
Video di buona qualità. Ok per pubblicazione su YouTube.
📦 mp4; 🎬 1280 x 720; 📽️ H.264 5 Mbps; 🎧 AAC 384 kbps.

Video fullHD 1080p.
Video di ottima qualità.
Se devi pubblicare su YouTube e non sai quale preset scegliere, usa questo.
📦 mp4; 🎬 1920 x 1080; 📽️ H.264 8 Mbps; 🎧 AAC 384 kbps.

Video vertical HD 720p.
Video verticale di buona qualità.
Lo uso per creare i canvas per Spotify.
📦 mp4; 🎬 720 x 1280; 📽️ H.264 5 Mbps; 🎧 AAC 384 kbps.

Video vertical fullHD 1080p.
Video verticale di ottima qualità.
Lo uso per creare video che finiranno su Instagram o TikTok.
📦 mp4; 🎬 1080 x 1920; 📽️ H.264 8 Mbps; 🎧 AAC 384 kbps.

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